-E perchè-

Come fare a spiegare.

E perchè poi e per chi?

Che poi nulla sembra avere senso

se non quello (di tempo) che noi riempiamo di senso,

che sia ora, prima o dopo che sia passato.

Perchè il tempo quando passa non lo fa mai da indenne

anche quando sembra che si sia scoperto dopo, il suo senso.

Così come quando lo si vive pienamente

che sembra passare senza che ce se ne accorga

e poi si sa che non è vero

perchè si potrebbe vivere anche solo per quell’istante

e per la brama di attendere un suo ritorno.

 

E come si fa a spiegare a chi parla dell’Amore?

E quando lo fanno del mio amore?

Come fare a spiegare che non possono proprio spiegarlo in quel modo?

Perchè non è l’attimo fuggente di estasi,

perchè non è il desiderio forte dell’unione che sospinge verso,

perchè è trovare te nel suo sè,

perchè è guardare nel fondo dei suoi occhi

sapendo che mai un tale abisso di scoperte e meraviglie potrà piu’ solcare i passi di questa terra per te,

perchè è sapere che nel fondo di quel cuore  sono nascosti tutti i tormenti in intensità che sono stati i tuoi

e tu sai che così, in quel modo, proprio in quel preciso modo, proprio in quel modo, lui potrà sentire, in identica misura, sè stesso in te.

 

E ti specchi nei suoi occhi

e ti perdi nel morbido delle labbra

come se, testa poggiata su  morbido cuscino,

potessi traversare le meraviglie della terra

e solcare le tempeste del mare per giungere in luoghi fino ad allora sconosciuti.

 

E come fare a parlare, allora, del tuo amore?

E per chi e perchè?

E perchè osare ancora parlare di lui,

della sua pelle che non c’è piu’

come di  carta geografica solo per te disegnata?